Fai Seo in modo corretto e vieni premiato da Google. Ma solo se si è “capaci di rendere grandiosi i siti web per gli utenti e non solo per il tanto famodo algoritmo che consente il posizionamento sul motore di ricerca. E’ quanto si legge quasi nel post pubblicato sul Blog ufficiale di Google intitolato “Another step to renard high quality sites “e che, sostanzialmente, parla del “buon” SEO. Eppure una parola sembra attirare la nostra attenzione: il “non solo”.

Che cosa vuol dire? Semplicemente che l’utilizzo del SEO, di per sé, non è motivo di penalizzazione, ovvero il motore di ricerca non può punire un sito web solo perché è ottimizzato, anzi. Basti considerare che è proprio la corretta ottimizzazione del sito web che consente agli utenti di migliorare l’esperienza della navigazione.

Per chi è poco esperto di Seo bisogna dire che Google non apprezza invece l’utilizzo di tecniche spammose che cercano di “manipolare” l’attenzione degli spider. Il keyword stuffing per intenderci o anche il giochetto dei contenuti duplicati usato per accapararsi un posto sul motore di ricerca.

Così, dopo il lancio di Panda ecco che Google, sul suo blog ufficiale, annuncia importanti cambiamenti sul tanto conosciuto quanto temuto algoritmo. Il motivo? Proprio il contrasto allo spamche da anni popola la Rete.

LE NOVITA’– Cinquanta, più o meno, le modifiche apportate all’algoritmo con l’obbiettivo di migliorare i risultati di ricerca. Sicuramente la freschezza del contenuto rimarrà il fattore premiante per chi dovrà posizionare i suoi siti, come anche il link d’ingresso e il posizionamento sui social media. Ma ci saranno anche altre novità.

Insomma che cosa cambierà si può riassumere in quattro parole: posizionamento, riconoscimento dei simboli, integrazione con i social network e freschezza.

Uno dei miglioramenti più evidenti sarà quello del riconoscimento dell’anchor text. Questo significa che vi sarà maggiore identificazione del rapporto tra la parole e i siti collegati o il collegamento al contenuto. In soldoni vuol dire che l’algoritmo riconoscerà l’intera frase e non più solo le singole parole.

Altro aspetto fondamentale è che verranno riconosciuti i simboli, tra cui anche l’indicizzazione dei contenuti di Twitter che includono per i tag # e le citazioni @. Inoltre le immagini verranno indicizzate in un modo migliore e verrà data maggior rilevanza alla stessa anche se non si trova in un contesto poco rilevante.

Infiene il nuovo algoritmo consentirà di migliorare l’integrazione e l’importanza dei profili pubblici di oltre 200 social network come Facebook e Twitter nei risultati della ricerca. La cosa che sembra negativa è che Google renderà molto difficile fare SEO per chi non utilizza Google+ . Google ha inserito nelle SERP le “pagine brand” di Google+, le Cerchie e i +1 ed ha introdotto il rel=”author” per permettere di identificare l’autore di un contenuto.

Ma sono molte altre le modifiche apportate: da quella di migliorare i sistemi di associazione tra date e documenti, con date sempre più precise, ad una maggiore copertura per le ricerche correlate, una modifica al classificatore per sitelink espansi, maggiore accuratezza nel rilevamento di pagine ufficiali, ottimizzazione dei risultati locali e molto altro.

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